Operazione "Il muro del pianto" - Operation "Wailing Wall"

Quarto Inferiore, molti anni fa, era piuttosto importante per l'economia della zona.

La fabbrica tessile de "La Perla", infatti, manteneva vivo questo paesotto di provincia.

Poi, la fabbrica ha chiuso e questo ha costretto altri esercizi commerciali a fare lo stesso, complice anche la vicinanza di un grosso centro commerciale.

Resistono, ad oggi, la macelleria, il fruttivendolo, la farmacia e un paio di negozi di abbigliamento mentre hanno abbandonato il paese la ferramenta, l'alimentari e - tra poco - anche il fornaio (che gia' da qualche anno ha spostato la produzione altrove) se ne andra'.

Rimane, purtroppo, l'orrore della fabbrica: una caserma grigia che incute paura.

Accanto all'ingresso principale, ci sono i cassonetti della nettezza urbana. Essendo una strada poco trafficata, non e' difficile - persino in pieno giorno - abbandonare ogni tipo di rifiuti, anche piuttosto ingombranti.

Mi son detto: proviamo a renderla piu' bella.

Ecco allora che ho dato l'assalto a una striscia di terra proprio a ridosso dell'orribile muro grigio, dietro i cassonetti. La speranza - vana, lo so - e' che, vedendo dei fiori, magari la gente smetta di usare questo spazio come una discarica abusiva.

L'area e' questa qua: come vedete, ci sono segni di civilta' umana.

Non saprei dire se si tratti di terreno pubblico o privato, ma non importa.

Le piogge di questi giorni hanno facilitato molto il mio lavoro: la terra era morbida e, recentemente, l'erba e' stata falciata dal Comune. A colpi di zappa e di forca-vanga, ho creato uno spazio piuttosto grande dove ho piantato cinque gelsomini di San giuseppe (Jasminum nudiflorum) e un cespuglietto di pervinca, frutto della mia ultima passeggiata sulla Calabria Vecchia.

sullo sfondo, due anziani che mi hanno chiesto
"Cosa pianta, questa volta?"

L'area e' molto lontana da qualsiasi fonte d'acqua, per questo ho optato per piante che richiedono pochissima manutenzione.

Rientrando, ho notato che alla base dei pioppi dove ho sparso dei semi di girasoli con tecnica "fire & forget", stanno spuntando delle piantine dall'aspetto ormai familiare:

E i vostri semi? Stanno germogliando?

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Many years ago, Quarto Inferiore was an important industrial area and the textile factory "La Perla" kept alive this village.
Then, the factory closed and this has forced other businesses to do the same, even because of the proximity of a large shopping center.

Resist, to date, the butcher, the greengrocer, a pharmacy and a couple of clothing stores while have fled away the hardware, and the food shop.
Probably, even the baker (who already has shifted production elsewhere) will leave.

Remains, unfortunately, the horror of the factory: gray barracks that strike fear .

Next to the main entrance, there are garbage bins.
It's on a quite street, poorly crowded, so is not difficult - even in broad daylight - abandon any type of waste without that noone sees you.

OK. Let's try to make it more pleasant.

I gave the assault on a strip of land hidden by the dumpsters, just outside the horrible wall. I hope - in vain, I know -  that flowers will deter to use the area as an illegal dump .

This is the garden bed: you can see signs of human civilization.

I can not say whether it is public or private land , but it doesn't matter to me.

Last rainfalls have facilitated my work: topsoil was soft and, recently, grass was mowed by the Council. With hoe and spade-fork ,I created a rather large space where I planted five Jasminum nudiflorum (that in Italy we call Saint Joseph's jasmine for its attitude to bloom on Father's Day) and a bush of wild periwinkle.

in the background, two elderly people who have asked me"What to plant, this time?"

The area is far away from any source of water, so I opted for plants that require very little maintenance.

Coming back , I noticed that at the base of the poplars where I scattered  sunflowers seeds with technical "fire & forget", seedlings are popping up looking familiar:

What about your seeds? Are they sprouting?