lunedì 6 maggio 2013

L'invasione delle piante ribelli - Atto Primo

Iniziare con un ringraziamento, e' d'obbligo.

Grazie ai Terra di Nettuno per aver inventato ed organizzato il primo raduno nazionale di guerrilla gardening italiano e grazie per avermi invitato.

Sono state due giornate memorabili, baciate dal sole (anche troppo, per i miei gusti, visto che il sabato sono tornato a casa con un'insolazione che mi ha messo KO per tutta la notte coi miei 38 e oltre di febbre), annacquate dalla pioggia al momento giusto (anche se su questo avrei da ridire, visto che proprio in quel frangente ero in giro per Quarto Inferiore con Lyla e Richard Reynolds a mostrare, orgogliosamente, i miei attacchi di giardinaggio non autorizzato).

Il primo giorno, lo stesso Richard ha scritto in un suo tweet:
"Quasi certamente, la piu' grossa forza [di guerrilla gardening] di questo secolo".

Eravamo una marea e citarli tutti sarebbe rischioso.

Eccola, la truppa:


Abbiamo preso d'assalto tre diverse zone di Bologna, con un dispiegamento di forze e piante impressionante: due camion carichi di gerani, lavande, rosmarini, salvie, surfinie... Sembravano non dover finire mai.

In quel momento, poco importava agire secondo regole prefissate: liberta' di vanga e di piantumazione, persino di piante di pomodoro che certamente non sopravvivranno, a meno che qualche volenteroso cittadino non passi tutti i giorni a innaffiarle. Ma il gesto e' stato dimostrativo e potente, non c'e' dubbio.

Strepitoso, inoltre, il successo delle Piante Volanti: armato di bicicletta appositamente allestita per l'evento, Gianni "Babbocanguro" ha incantato i presenti, tenendo magistrali lezioni di giardinaggio ad alta quota....


"....ancora un po' piu' su ed e' fatta!"
Piazza Azzarita, porta San Donato, largo Caduti del Lavoro....
Ci volevano i guerriglieri verdi di tutta Italia per sperimentare per la prima volta la malcelata irritazione dei vigili urbani che, insospettiti da una manifestazione senza alcuna autorizzazione preventiva, hanno a lungo osservato, discusso fra loro, chiesto informazioni a noi, chiamato il diretto superiore.... prima di allontanarsi e lasciarci finire il lavoro.

"Capo.... cosa dobbiamo fare?"
Non e' mio il compito di narrare cosa sia accaduto nel momento festoso del raduno, la sera e la notte del 4 maggio, quando si sono svolte la cena sociale e la fase musical-frikkettona!




Il secondo giorno, impreziosito dal commovente spettacolo di Lorenza Zambon, si e' tenuto un accesso e interessantissimo dibattito sul guerrilla gardening.
Diverse opinioni, diverse visioni della cosa, applausi, teste che facevano si' e altre che si scuotevano in desolati "ma no, ma no!"....
Non dovevamo scrivere un "manifesto". Non era una sorta di "Prima Internazionale Sovversiva".
Alcuni con passione, altri piu' mitemente, ognuno ha esposto la propria posizione su giardinaggio non autorizzato, sull'opportunita' di tentare collaborazione con le aziende, con le istituzioni, con personaggi pubblici.

Difficile tirare delle somme. Al termine del dibattito, sono proseguite le discussioni, a capannelli, magari confrontandosi con quelli che condividono la stessa visione che hai tu stesso del guerrilla gardening.

La mia due-giorni di giardinaggio non autorizzato e' terminata in un tipico ristorante bolognese, in campagna, insieme a Richard e sua moglie Lyla che mi hanno reso un grande onore.
Richard ha voluto a tutti i costi, nonostante la pioggia battente, visitare tutte le mie installazioni non autorizzate, scattando foto e chiedendomi di mettermi in posa.
Poi, mi ha domandato l'autorizzazione a pubblicare quelle foto, convinto che non ne avessi mai pubblicate altre per questioni di anonimato. 
"No, Richard, e' che di solito sono da solo e non c'e' nessuno a scattare fotografie!"

Divorato un piatto di favolosi tortelloni burro e salvia, un fritto misto bolognese da sturbo e dell'ottimo castrato alla brace, ho riaccompagnato Lyla e Richard a Bologna, con la promessa che andro' a trovarli a Londra.

E il prossimo raduno?
Gia' si vocifera per Roma....

Che sia li' o chissa' dove, e' obbligatorio non mancare!

Arrivederci a tutti!







3 commenti:

  1. ma QUEL Richard Reynolds lì?? A pranzo con te????

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    1. Ah no? :)
      Topinambur, guardando le foto sul libro "On guerrilla gardening":
      "Papa'! Quetto e' il signore che parlava inglese"
      (scritto esattamente come lo ha pronunciato)

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