Quando c'era lui....

Nevica. Governo tecnico!!!

E quando nevica cosi' tanto, non solo le talee che hai lasciato nella serra sembrano tirare le cuoia, ma sai anche che dovrai aspettare un bel po', prima che l'enorme iceberg che copre aiuole e vasi di Quarto si sciolga e ti consenta di tornare a fare giardinaggio non autorizzato.

Intanto, il maltempo la fa da padrone nelle strade e nelle conversazioni.

Cosi', due giorni fa, chiacchierando con mio suocero, e' venuta fuori una cosa molto interessante.

Riavvolgo il nastro e ve la faccio sentire.

Io: "Che tempo! Ma quando smette?"

Lui: "...." (e' un tipo molto riflessivo: alle volte ho l'impressione che non mi ascolti)

Io: "Ieri sera, sul tardi, ci hanno telefonato dal Comune per dirci che domani l'asilo chiude alle 11"

(in realta' abbiamo ricevuto una mail, ma mio suocero non ha nemmeno idea di cosa sia, una mail)

Lui: "mmmh" (questo significa che sta elaborando una risposta pungente)

Io: "Certo, magari potevano dircelo prima. Fra l'altro, ieri il parcheggio davanti alla scuola era tutto ghiacciato. Roba da far cascare i ragazzini e i nonni che li accompagnano!"
(ora vediamo come reagisce....)

Lui: "Cinquant'anni fa...."

STOP!

Precisazione: mio suocero non e' un nostalgico di mussoliniana memoria. Quando parte da cosi' lontano io lo ascolto sempre con la bocca aperta, perche' - per me che vengo da Roma - sembra sempre che parli di un mondo diverso.

"Cinquant'anni fa, la gente guardava fuori dalla finestra e quando vedeva che veniva giu' tanta neve, apriva la porta e iniziava a sbadilare. Non c'era mica alternativa: non passavano i trattori, il Comune non spargeva sale.... E se c'era bisogno, si sbadilava davanti la scuola e la chiesa. Oggi, guarda: sono tutti seduti al bar, a guardare la strada e a dire che il Comune non fa niente, con tutte le tasse che paghiamo".

Che dire di piu'?
Ha ragione.

Quando poi anche mia moglie si e' lamentata del ghiaccio davanti la scuola, io ho avuto un'illuminazione.

E se tutti ci dessimo un po' da fare e invece di spalar neve solo dal proprio giardino e davanti al proprio passo carraio, ci spingessimo un po' piu' in la'? 

Se io facessi quei quattro metri in piu', e magari il mio vicino facesse altrettanto venendo verso di me, non avremmo forse liberato un po' il marciapiede ad uso di tutti quanti?

E quindi, oggi ho caricato il badile in macchina e sono andato al parcheggio della scuola. Non c'era nessuno a vedermi, a dirmi quanto sono bravo (o fesso!) ma non importa. Ho iniziato a togliere il ghiaccio.

Qualche passante forse mi avra' dato del matto, vedendo che spalavo via la neve tra le macchine parcheggiate, in modo che chi scenda o salga (un bimbo? un nonno? un genitore sportivo ma inconsapevole del lastrone di ghiaccio?) potesse farlo in sicurezza.

Insomma, io l'ho fatto.

Probabilmente, e' servito a poco o forse, chi lo sa?, ho salvato qualche femore di anziano.

In ogni caso, sono tornato a casa sudato, stanco ma soddisfatto di aver fatto manutenzione del mio paese.

Poca roba, si dira'.

Ma e' esattamente come fare guerrilla gardening: non si tratta di compiere un'azione polemica nei confronti di amministrazioni inefficienti.

Il gesto - a mio modo di vedere - e' molto piu' ambizioso: fare. Fare qualcosa perche' la citta' dove vivo, e' la mia casa.

E a me piace vederla in ordine, anche piu' in la del mio passo carraio.

E poi.... devo ammetterlo. 

Un guerrilla gardener non sa stare senza un badile in mano, nemmeno in pieno inverno.

(O era una vanga?)