Ufficio Propaganda

Ufficio Propaganda


Siete giardinieri.
Siete illegali.
Avete agito.

Ora e' il momento che il mondo sappia con chi ha a che fare!

Diffondere i principi del giardinaggio d'assalto e' - a mio  modo di vedere - determinante perche' una battaglia contro il degrado possa definirsi vinta.
Limitarsi a piantare dei fiori senza che il tuo quartiere sappia cosa stia succedendo, non cambiera' le cose.
Anzi, nella peggiore delle ipotesi, qualcuno potrebbe persino essere tentato di recidere i girasoli sbocciati nello spartitraffico davanti casa, convinto che quei fiori siano nati li' per puro caso.

E' quindi necessario, munirsi di un Ufficio Relazioni Esterne, perche' il seme del vostro giardinaggio illegale possa fiorire e diffondersi.

Cominciate con l'assumere un esperto di comunicazioni. Poi munitevi di un sofisticato apparato radio, di una videocamera professionale e della collaborazione di un fonico con anni di esperienza....

Come? Non avete a disposizione tanti soldi?

E ti pareva! Dalle rape non si puo' cavar sangue....
Vabbe', vediamo di ridimensionarci.

Il cartello di segnalazione
Come spiegato anche in un altro capitolo, posizionare un cartello, in cui spiegate che l'aiuola non e' rifiorita  perche' un passerotto ha caccheggiato il semino di ciliegia dopo un duro volo (e un altrettanto duro sforzo defecatorio!), e' un buon metodo per far si' che i Cittadini, passando, si fermino incuriositi e si pongano delle domande.
Nel cartello, potrete evidenziare che l'opera e' frutto della libera iniziativa e la necessita' di prendersi cura dei fiori che ci sono o che spunteranno.
Un segnale che si limitasse a rivendicare un'azione ("Questo vaso e' rifiorito grazie ai Sarchiaponi Guerrilla Gardening"), puo' strappare un sorriso, ma un messaggio piu' perentorio (del tipo: "Annaffiami!" oppure "Offrimi da bere!") comunichera' al passante distratto che quel fiore ha bisogno di aiuto, per continuare ad abbellire la citta'.
Scegliete lo stile che piu' vi si adatta: ironico, provocatorio, arrabbiato.... Ricordate che l'espressione "guerrilla gardening" e' certamente sconosciuto ai piu. Usate espressioni comprensibili come "giardinaggio non autorizzato" (per uno stile provocatorio), "giardinaggio d'assalto" (per una formula stile piu' aggressiva) o "giardinaggio civico" (per uno piglio piu' gentile ed educato).
Potreste anche stimolare maggiormente i Cittadini affiggendo intorno (in vicinanza di portoni e attivita' commerciali) dei manifestini con qualche riga di spiegazione e l'invito a prendersi cura delle nuove piante.
La Rete
Un capitolo enorme ma limitiamoci a qualche considerazione.
Non c'e' dubbio che sia stata proprio la Rete a diffondere il virus del giardinaggio d'assalto.
Lo sforzo iniziato nel 2004 dai ragazzi milanesi di www.guerrillagardening.it ha permesso a molti di noi (me per primo) di avvicinarsi a questo divertentissimo modo di prendersi cura della propria citta'.
Il sito rimane il punto di riferimento per tutti quelli che, in un modo o nell'altro, iniziano le proprie ricerche in Rete a proposito del movimento, anche se nuovi strumenti si stanno affermando via via che il tempo passa.
Vediamo in dettaglio le varie possibilita'.
Forum: sono ormai uno strumento obsoleto e molto lento, soppiantato dai Social Network.
Blog: be', non pretenderete che ne parli male, visto che state leggendo un manuale che si trova sul mio blog?
I blog permettono, molto piu' dei Social Network, di fornire dettagli, raccontare storie ed episodi, di esprimere opinioni in modo articolato. Ovviamente, non possono essere considerati il principale canale di diffusione, dal momento che e' difficile inciamparvi per caso, durante la navigazione internettiana. Di solito, i vari post vengono linkati sui social network, magari con titoli accattivanti  per invogliare i propri contatti a fare un salto sul blog.
Personalmente, non ho nessuna intenzione di utilizzare questo strumento come un mezzo per racimolare denaro (mettendo banner pubblicitari o simili) ma non condanno chi, invece, ha deciso di percorrere questa strada.
Social Network: Facebook, Twitter (e chissa' cos'altro, un giorno) sono senza dubbio i mezzi piu' rapidi e diffusi. Non c'e' gruppo di giardinaggio illegale che non abbia creato il proprio profilo.
Fermo restando che le azioni di guerrilla gardening sono fatte per abbellire un quartiere, da' comunque una certa soddisfazione condividere con i propri contatti i risultati degli sforzi compiuti.
Inoltre, per quei gruppi che desiderano accrescere le proprie truppe d'assalto, i Social Network rappresentano un passo obbligato.
In particolare, segnalo il gruppo facebook "Guerrilla Gardenin Italia" che raccoglie tutti i gruppi e i giardinieri solitari che agiscono nel nostro Paese.

Stampa
Spesso i quotidiani locali (qualche volta anche i nazionali), soprattutto nelle loro versioni online, riescono a dare spazio alle notizie di colore - e' proprio il caso di dirlo - che riguardino un assalto verde.
In quasi tutti gli articoli, viene raccontata l'azione di un gruppo, l'attitudine agli assalti notturni e all'uso di bombe di semi (in particolare questi due aspetti intrigano molto chi, di guerrilla gardening, in realta', sa poco o niente). Immancabile il richiamo storico ai primi gesti di Liz Christy nel 1973.
Se fate parte di un gruppo numeroso (che per un giornalista e' piu' appetibile di un giardiniere solitario), non disdegnate la richiesta di un'intervista: potrebbe essere un buon modo di spargere il seme e richiamare altri aspiranti guerriglieri alle azioni successive.
A seconda del vostro grado di "durezza" (come l'acqua!), accetterete o meno la proposta di farvi fotografare e/o filmare in un'azione piu' o meno simulata, creata ad arte per scrivere un articolo o produrre una specie di videoclip.
Non sta a me dire se si tratti di una cosa giusta o sbagliata. In fin dei conti, il guerrilla gardening e' un movimento talmente ampio e diverso, che ognuno e' libero di fare cio' che ritiene opportuno.

Radio
Le radio locali potrebbero apprezzare i vostri inviti a diffondere la notizia di un'azione in programma (soprattutto se si tratta di un evento nazionale) magari con un'intervista in diretta dal campo o registrata al telefono.
Insomma, non siate timorosi: proponetevi. Sempre che, ovviamente, non siate della scuola di pensiero che il guerrilla gardening vada fatto di nascosto.

Politica, partiti e movimenti
Qui il terreno si fa scivoloso.
Prima di storcere il naso, sappiate che il vostro gesto di giardinaggio d'assalto sara' di natura *terribilmente* politica, se per "politica" intendiamo il significato piu' profondo della parola, vale a dire "buon governo" di una citta'. Cio' che voi state per fare (o che avete appena fatto) rappresenta un modo estremamente concreto di governare il vostro comune.
Fare politica, in un certo senso, significa fare una scelta e, la vostra, e' la scelta di abbellire a colpi di verde (seppur illegalmente) il vostro quartiere.
Attenzione, invece, ai partiti e ai movimenti. Non dubitate che, al momento opportuno (e soprattutto se fate parte di un gruppo numeroso e molto attivo) qualche movimento politicizzato tentera' di mettere il cappello su di voi. Vi avvicineranno  vi appoggeranno, magari si sporcheranno (o piu' facilemente, faranno finta) le scarpe per farsi fotografare con una zappa in mano.
Come sempre, il giardinaggio non autorizzato e' aperto a qualunque cosa, anche a questa contaminazione partitica. Valutate voi se vale la pena lasciarsi coinvolgere in faccende del genere. Ricordate che, se il vostro intento e' allargare la vostra truppa, affiancarsi ad una corrente potrebbe alienarvi le simpatie di altri aspiranti guerriglieri.
E qualora consideraste questo "effetto collaterale" utile a tener lontane persone con le quali non condividete gli ideali, ricordate che permettere ad un movimento di piantare la propria bandierina sull'aiuola appena rimessa a nuovo, potrebbe dare un particolare gusto nel distruggere tutto ai militanti delle fazioni opposte.

Miscellanea
Partecipate, se ne avete le energie, a riunioni di quartiere, a comitati, ad eventi organizzati da gruppi con una certa coscienza civile, ma, prima di tutto, tentate di coinvolgere le persone che vi stanno intorno, i vostri familiari, i vostri piu' cari amici. Da li', potrete attingere ad un vero esercito di giardinieri non autorizzati.
Fate propaganda: spiegate quanto sia divertente o quanto sia utile il vostro gesto. Studiate chi avete di fronte: se si tratta di un ragazzotto disinteressato, fategli intendere quanto il guerrilla gardening sia contro le regole.
"Vangare e' sexy" dicono i geniali amici di Guerrilla Gardening Vicenza, per semplificare il concetto che il giardinaggio illegale non e' roba da sfigati

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