Strategia d'attacco







Molto bene. Ora siete armati fino ai denti. E' il momento di progettare l'assalto.
Non c'e' battaglia che possa essere vinta, senza un'adeguata strategia.

La scelta dell'obiettivo e' fondamentale.
Non e' sufficiente trovare uno spiazzo verde e mettersi a vangare.

La prima cosa, e' ricordarsi che, nei giorni immediatamente successivi all'attacco (e forse anche per periodi piuttosto lunghi), sarete voi a dovervi occupare delle piante e dei fiori che avrete messo a dimora.
Non aspettatevi che gli abitanti del quartiere si prendano cura da subito del nuovo giardino: e' un problema di mentalita'. Fino ad oggi, probabilmente, chi abita li' intorno non s'e' mai preoccupato di cosa crescesse nell'aiuola. In effetti, la collaborazione dei Cittadini, seppure sia il piu' ambizioso degli obiettivi, e' certamente il piu' difficile da ottenere.

Scegliete una zona vicino casa vostra.
Ricordate, infatti, che a seconda del periodo, le innaffiature dovranno essere piu' o meno frequenti.
Se poi avete scelto la via della semina, dovrete mantenere il terreno sufficientemente umido da permettere ai semi di germogliare. E ovviamente, i nuovi germogli non potranno resistere a lungo senza essere bagnati.
Quindi, verificate di avere un comodo accesso all'acqua.
Non attaccate un'aiuola se abitate a chilometri di distanza e non siete sicuri di potervene prendere cura (almeno all'inizio).
L'ideale e' una fontana pubblica, ma se nella zona non e' presente una tale meraviglia, allora dovrete portare l'acqua di casa. Vi rimando alla pagina dell'arsenale per valutare quale contenitore risulti piu' idoneo all'uso.
Potreste anche provare a coinvolgere qualche commerciante li' intorno ma non contateci a occhi chiusi: potrebbe giurarvi che innaffiera' le piante (difficile, se per farlo dovesse attraversare una strada) oppure che vi permettera' di accedere al suo rubinetto. Tuttavia, e' probabile che, sul lungo periodo, si stanchi di vedervi andare avanti e indietro con bottiglie o innaffiatoi. Ma se volete, tentar non nuoce....

Se il vostro obiettivo e' un vaso abbandonato, utilizzato come contenitore di rifiuti, non aspettatevi che, dopo averlo riqualificato, i maleducati smettano di buttarci incarti di cioccolatini e cicche di sigarette. Oltre ad innaffiare le piante dovrete occuparvi anche di fare le pulizie.

L'obiettivo piu' ambito, ovviamente, restano le grandi aree verdi residuali.
Calcolate le vostre forze: anche se nei vostri sogni piu' proibiti vedete lussureggianti giardini ovunuque, considerate che - anche se numerosi - potreste trovare difficolta' impreviste.
Quindi, prima di radunare le forze, studiate il luogo da attaccare.

Innanzitutto, verificate che il terreno sia lavorabile e abbastanza profondo. Un'aiuola calpestata per anni, probabilmente sara' impossibile da vangare, a meno di avere un aratro trainato da un Landini TestaCalda e, d'altra parte, spesso cio' che sembra un'aiuola perfetta, in realta' e' poco piu' di una vasca di cemento con pochi centimetri di terra. In quel caso, sarebbe inutile tentare di mettere a dimora piante che sviluppino radici profonde. Ecco perche' vale sempre la pena saggiare il terreno, prima di portare tutto il materiale sul luogo dell'assalto.
Inoltre, valutate l'opzione di lavorare la terra dopo un periodo di pioggia: terreni troppo duri, se sono difficili da scalfire a colpi di zappa, probabilmente potrebbero essere impenetrabili alle radici appena spuntate delle vostre zinnie. Limitarsi a scavare una buca per una pianta gia' cresciuta (ad esempio un ciclamino) potrebbe non bastare.
Se avete a disposizione una fonte d'acqua nei pressi della zona di attacco, potreste perfino sacrificare quella che vi siete portati da casa per ammorbidire il terreno.

Trattandosi di aree pubbliche e abbandonate, vi troverete certamente in condizioni di scarsa fertilita' del suolo. Guardate il colore della terra: se e' chiaro, quasi grigiastro, polveroso e non vi cresce nemmeno la gramigna, difficilmente potra' essere utilizzato per piante piu' esigenti. Se invece l'erba selvatica cresce rigogliosa e la terra appare piu' scura, avrete maggiori possibilita' di successo.
Potreste, nel caso, portare con voi del terriccio universale ma sappiate che un sacco da 50 litri, che tanto vi ha fatto penare per caricarlo in macchina, rende davvero poco.

A proposito di terreni calpestati: verificate che non si tratti di scorciatoie usate dai pedoni utilizzano, ad esempio, per attraversare una strada. Nonostante i cartelli e la presenza di fiori, la maggior parte di essi continuera' a proseguire sugli stessi percorsi, rovinando il vostro lavoro.

Attenzione alle aree utilizzate come giardini per cani: si tratta di solito di terreni non coltivabili per la presenza di eccessive scorie azotate (che elegante perifrasi, vero?). Se quella e' l'unica area verde disponibile per un quattrozampe, e' quantomeno improbabile che i cittadini smettano di portarci i propri amici. Non c'e' niente di piu' efficace di una pisciatina ben assestata, per bruciare i germogli appena spuntati. A questo, aggiungeteci che i simpatici animali non freneranno certo per voi l'impulso di raspare il terreno dove depongono i loro bisognini.
Allo stesso modo, per quanto rappresentino un'apparente opportunita', vanno considerate le buche d'albero dove e' abbastanza normale (ahime'!) trovare escrementi canini. Non solo: quelle posizionate a livello del manto stradale, spesso vengono calpestate dalle auto in manovra. Quand'anche riusciste a scalfire il terreno (davvero improbabile, come eventualita'), le macchine sono animali troppo voraci di possibili parcheggi, per rinunciarvi.

Occhio anche a zone dove particolari eventi (partite, fiere, raduni) possano mettere a rischio le piante.
E' inutile tentare di riqualificare un giardino incolto se questo, il sabato sera, e' il posto di ritrovo della banda di ragazzini del quartiere. Non saranno le vostre quattro petunie a convincerli a non ridurre l'area ad una discarica di bottiglie vuote.

Infine, non ignorate la presenza di un Settore Verde-Ambiente&Co. Non date per scontato che, in un'aiuola che viene normalmente "mantenuta" a colpi di tagliaerba, i vostri ciclamini fioriti muovano a compassione gli addetti e li convincano a girare tutto intorno alle piante. Sara' invece molto piu' probabile che, per questioni di tempo (e a volte di indifferenza) tirino dritto senza fermarsi.

Come vedete, le difficolta' non sono poche (e' per questo che, nonostante qualcuno storca il naso di fronte a termini pseudo-militari, la chiamiamo guerriglia) ma non lasciatevi scoraggiare: molti di questi pericoli potranno essere evitati con qualche accorgimento di cui parleremo nel capitolo "La difesa".

Ricapitolando: scegliete un'area o un vaso nelle vostre vicinanze, cosi' che possiate prendervene cura. Calcolate le vostre forze ed eviterete di fare il passo piu' lungo della gamba.
In ogni caso, non rinunciate all'azione: mettete in conto qualche fallimento che vi servira' per fare esperienza.
Otterrete sicuramente risultati piu' incoraggianti la volta dopo.

Ricordate: l'unica vera sconfitta, e' la rinuncia.


PS: non sottovalutate lo sforzo fisico che l'azione richiedera'. A meno che non siate giardinieri professionisti, probabilmente metterete in movimento muscoli e articolazioni dormienti, il che significa che comincerete ad avvertire - dalla sera stessa - dolori diffusi. Se il giorno successivo avete in programma una qualunque attivita' che richieda movimento (un trasloco, una lunga passeggiata in montagna, una partita di tennis....), chiedetevi se non sia il caso di rimandare l'attacco.
O, almeno, tenete a portata di mano un antidolorifico da prendere a stomaco pieno e solo se siete sicuri di non avere allergie.

Movimento truppe >


< Torna all'indice

Nessun commento:

Posta un commento