domenica 1 dicembre 2013

December, when it comes

L'ho ammesso fin da subito.
Non sono un esperto di giardinaggio: non distinguo un badile da una vanga e non so quale sia il dritto o il rovescio di una margherita.
Insomma, sto ancora sperimentando e imparando cose nuove.

Ad esempio, ho letto sull'autorevole "Il grande libro dei fiori e delle piante" che esistono zinnie annuali e zinnie perenni.
Sa il diavolo quali ho seminato io, la primavera scorsa.
E allora, ecco il primo esperimento: provare a tagliarle tutte alla base (prima che gelino) per vedere se l'anno prossimo rispunteranno.
La stessa cosa ho tentato con i tagete: qui l'esperimento e' piu' semplice, dal momento che ce n'erano ancora molti nel vaso davanti le poste. Il vaso, essendo un ambiente artificiale, mi permettera' di osservare meglio cio' che questi fiori sono in grado di fare. Piu' difficile, in effetti, sara' distinguere le zinnie tornate a nuova vita dalle erbe selvatiche.
Questo mi porra' il dubbio se vangare (e quindi rimuovere le possibili ricrescite) per tentare una nuova semina, oppure lasciare che accada cio' che deve accadere.

Da queste osservazioni, ne e' nata un'altra.
Pur essendo l'inizio di dicembre, alcuni fiori hanno retto fino ad ora.
I tagete, per l'appunto, ma anche le stesse zinnie hanno resistito fino a qualche giorno fa. Sorprendentemente, anche l'alisso (spuntato per caso da un seme disperso) e' ancora in fiore.
Questo vuol dire che, l'anno prossimo, dovro' fare affidamento su piante cosi' tenaci, quando si avvicinera' l'inverno.

A proposito di inverno: ho continuato a proteggere i miei alberuzzi mettendo fogli di cartone e foglie secche a protezione delle radici.
Questo, ad esempio, e' uno dei Clerodendri dell'operazione "Voto: cinque meno meno".
Ho inoltre rimosso gli ultimi steli di topinambur dall'aiuola "Nel nome del figlio".
Tutti i residui di piante potate, li ho messi alla base del gelsomino dell'aiuola "Yellow Submarine", che sta persino tentando di mettere fuori il primo fiore (forse un po' troppo in anticipo).
I propositi per l'anno prossimo sono di combinare maggiormente piante annuali e perenni, anche per dover ridurre le necessita' di innaffiature.
Non solo: quest'anno ho seminato solo in primavera mentre ho notato che diversi fiori germinano anche a fine autunno, per cui dovro' rinnovare le semine per avere risultati piu' duraturi (inoltre, la semina tardo estiva credo sia meno a rischio di siccita').
Infine, e' giunto il momento di "progettare" i giardini: non mi soddisfa piu' buttare i semi e aspettare che i fiori crescano, magari a chiazze sparse.

C'e' ancora tanto da imparare e sperimentare!
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I admitted it right away.
I'm not an expert in gardening: I don't distinguish a shovel from a spade and don't know what is the top or bottom of a daisy .
In short, I'm still experimenting and learning new things.

For example, I read in the authoritative "Reader's Digest Encyclopaedia of garden plants and flowers" that zinnias can be annuals and perennials.
The devil knows what I've sown last spring.
So, here is my first experiment: I've tried to cut them to the bottom (before they freeze over) to see if next year they'll sprout again.

cutted zinnias
I've tried the same with marigolds: here, the experiment will be easier, since there were still many of them in the pot in front of the post office. The pot, being an artificial environment, will give me a better insight into what these flowers are able to do. More difficult, in fact,will be to distinguish zinnias back to life by the weeds in greater flowerbeds.
Next Spring, this will be a little dilemma: to dig to sow new seeds (and destroy a possible regrowth, ) or not to dig and let happen what needs to happen?

From these observations, it came another one.
Although the beginning of December, some flowers have held up so far.
The marigolds did it, but also the zinnias lasted until a few days ago.
Surprisingly, even the alyssum (popped up by chance from a scattered seed) is still blooming.

Hey! Are you still blooming?
This means that, next year, I'm gonna have to rely on plants so tough, when Winter will be to come.

About winter, I continued to protect my little trees putting sheets of cardboard and dried leaves to protect their roots.
This is one of the Clerodendrums of operation "Grade: F"


I also removed the last of Jerusalem artichoke stems from the flowerbed "In the name of the son".
I put all residues of pruned plants around the jasmine of operation "Yellow Submarine", which is even trying to put out its first flower (perhaps a bit too early).

The aims for the next year are to combine annual and perennial plants, to reduce the need to watering.
Not only that, this year I sowed just in Spring but I noticed that several flowers germinate even in late autumn, so I'm going to renew the seeding after the Summer (I think it is less at risk of drought).
Finally, the time to "design" the gardens has come: to scatter seeds and wait for the flowers to grow it doesn't satisfy me anymore.

Yes, there's so much more to learn and try!

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