martedì 18 giugno 2013

Chi vince? Chi perde?

Ancora qualche giorno e scrivero' un resoconto di come e' andata questa prima parte dell'anno di giardinaggio non autorizzato.
Nel frattempo, dopo il maggio-inizio-giugno piovoso, e' arrivato il caldo caldissimo e non posso tralasciare nemmeno per un giorno le aiuole illegali, se voglio che i fiori arrivino a sbocciare.

Da un paio di settimane (forse piu'), ho notato che l'orto abusivo del cittadino che, l'anno scorso, mi ha aiutato ad innaffiare i girasoli davanti ai giardinetti, era fermo all'ultima vangata di marzo o aprile, con alcuni cavoli e un paio di carciofi immobili....


Guardando meglio, ho scoperto che sono spariti gli arbusti che aveva posizionato a mo' di recinzione e subito ho pensato a quando mi ha confidato che gli e' arrivata una notifica dal Comune per "ripristinare tutto allo stato originario".
Per un po', l'ortista abusivo aveva fatto orecchie da mercante ma, incontrato oggi, mi ha raccontato come e' andata a finire.

Nessun furto.
E' stato nuovamente sollecitato a rimuovere l'orto e cosi' si e' spostato, con un suo amico, in un terreno privato.

"Nessuno, adesso, ci rompe le scatole per due pomodori", ha confessato amareggiato.

Ecco, dunque, la mia riflessione.

Quell'angolo, appassiti i due carciofi, tornera' ad essere ricettacolo di spazzatura portata dal vento.

Certo, un orto - probabilmente - non e' come una distesa di fiori. Puo' sembrare ad uso esclusivo, rispetto a zinnie ed oleandri offerti alla vista di tutti.
Ma io non ci vedevo nulla di male.

Un solerte funzionario ha ottenuto che tutto ritorni allo stato originario.
Io credo, invece, che sarebbe stato molto meglio estendere la possibilita' di coltivare quel pezzetto di terra anche ad altri.
In fin dei conti, ora ricrescera' solo la gramigna che dovra' essere falciata ad ogni cambio di stagione.
Chi ha vinto? Chi ha perso?

Il cittadino, sconfortato e' tornato - e' il caso di dirlo - a coltivare il proprio orticello e cio' che si trova oltre il muro delle sue proprieta' "possa andare in malora".

Non e' un caso, credo, che quest'anno non abbia tirato fuori dalla cantina il lungo tubo per innaffiare i miei giardini illegali.

Chi ha vinto? Chi ha perso?
Secondo me, a rimetterci e' stato il buon senso.

1 commento:

  1. Perdono tutti, purtroppo.
    Il cittadino che non può gustarsi qualche cavolo a merenda ...
    Il solerte funzionario di amministrazione che c'entra proprio come i cavoli a merenda ...
    La città che ... resta senza un cavolo a merenda :-D

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