mercoledì 7 novembre 2012

Operazione "Un filo d'ombra"

La grande Giornata Nazionale di Guerrilla Gardening Italiano e' ancora sulle bocche e nei pensieri di molti ma non e' soltanto un lontano (due giorni!!!) ricordo.
Alcuni gruppi d'Italia, stanno ancora affilando e lucidando vanghe e rastrelli e presto attaccheranno le rispettive citta' per mostrare che il verde non puo' essere fermato.

A Quarto Inferiore, ho portato a termine le operazioni che avevo progettato per il 4 novembre.

La lunga (lunga.... insomma) pista ciclabile che collega Quarto a Granarolo (collega.... a dire il vero, percorrendola, non si capisce come - ad un certo punto - sia finita dall'altra parte della carreggiata) e' una squallida distesa di lastroni di cemento che percorre la San Donato.
Curiosamente, nel tratto che diventa piu' propriamente granarolese (si badi: Quarto e' frazione di Granarolo, non un comune a se stante), improvvisamente compare una graziosa teoria di alberelli e siepi ma, fino ad allora, non ci sono molte piante a separare, almeno psicologicamente  la ciclabile dalla trafficatissima San Donato.
Non un albero a fare ombra....

Oggi, ho dato il via a un esperimento.
Ho deciso di piantare un alberello di ligustro (spuntato l'anno scorso in forma di pollone dalle radici di quello che svetta nel mio giardino) lungo la pista, badando a non coprire la visuale di un segnale stradale (un errore che avrei pagato caro).
Il sogno - folle e un po' proibito - e' di sfruttare i numerosi polloni che gia' ho in "cantiere" per arrivare fino a Granarolo, rendendo la striscia d'asfalto, un viale alberato.

E' un esperimento delicato.
La pulizia del fosso e dello spazio erboso che corrono accanto alla pista, viene fatto con grossi macchinari e poca delicatezza. Sara' quindi importante, in futuro, proteggere adeguatamente gli alberelli perche' non credo che bastera' un recinto fatto di spago e bastoni.

Alla fine, ho piantato un cartelluzzo disegnato a mano per celebrare la Giornata Nazionale.
E' opportuno precisare che non si tratta delle "tre stagioni", come ha notato mia moglie (deve aver escluso la primavera perche' ormai non si vede piu') ma di un tentativo di disegnare - in "spaghetti-pizza-mandolino style" la bandiera italiana.

Meglio di cosi', proprio non mi sarebbe mai stato possibile.

Voi che ne pensate?

la pista ciclabile

lavori in corso

attenti a non svegliare il Balrog

Ligustro e cartelluzzo




4 commenti:

  1. Così anche il cartelluzzo hai disegnato davvero tu? Eh sì! Lo riconosco dal buco che prende metà albero. Hai doti non solo da chirurgo e da giardiniere..."figlio" mio. :) Ma pure questo te l'ho detto già. Quei colori non sono in mani sbagliate almeno! ;) Per il riferimento alla bandiera, dalla fotina non si coglie, ma circa la pista ciclabile...non credo ci sia paragone tra pedalare a rischio insolazione o con l'immagine di filari scorrerti sotto gli occhi. Adoro quello che state facendo!

    Upi

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    1. Ehi! Ehi! Ehi!
      Quelli non sono i famosi colori acrilici! Sono pastelli di Topinambur :)

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  2. Ah, ma allora sei recidivo! Rubi a tutti!!!! Persino ad una tenera creatura! é___é

    Ricordami quando ci passi a trovare di mettere sotto chiave i MIEI colori a olio!!!!! ;)

    upi

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