A volte bisogna aspettare

Domenica mattina, ore 8.00.

E' piacevole cominciare il giro delle innaffiature con il fresco.

Qualche giorno fa, ho notato che nel vaso davanti l'ufficio postale, quelle che avevo identificato come boccadileone, stavano mettendo dei piccolissimi boccioli gialli.

E' stato solo in quel momento che ho realizzato che, effettivamente, le piante che per mesi ho innaffiato (insieme al signor S.) sono il frutto di cio' che avevo seminato il 17 marzo, quando ho sferrato il primo attacco di giardinaggio non autorizzato a Quarto.

Devo ammettere che non ci speravo piu', visto che non s'e' visto un germoglio fino a poco tempo fa, ma poi mi sono ricordato che avevo raccolto i semi in pieno autunno....

Probabilmente, ho seminato troppo presto, tanto che credevo di aver perduto l'occasione.

Invece, oggi ho avuto la conferma che tutto va secondo i piani di Madre Natura: i semi hanno pazientemente atteso il momento giusto per germinare e ora i fiori iniziano a crescere!

Ho poi proseguito per le altre aiuole.

Mentre annaffiavo quella con le zinnie dietro la chiesa, un omino con una gobba notevole, senza denti e di un'eta' compresa da tra i mille e i duemila anni, mi ha confidato che, dal Centro Civico, tutte le sere, verso mezzanotte, lui e altri compagni di bisboccia vanno a bagnare quei fiori.

E in fin dei conti, trovo normale che chi frequenti il Centro Civico si prenda cura della propria citta' (per inciso, il Centro e' tutt'altro che vicino alla chiesa).

Da ultimo, per quanto la foto non sia di qualita' eccelsa, potete osservare come le pervinche della buca d'albero a Piazza Bagneres de Bigorre abbiano iniziato ad intrecciare tra loro le dita.

A dire il vero, in questo momento non hanno piu' l'aspetto ordinato di quando le ho messe a dimora a mo' di ciuffetti, ma il progetto era esattamente quello di far si' che tappezzassero l'intera buca.

Intanto, leggo che e' in arrivo un'altra ondata di caldo.

Meglio tenere l'innaffiatoio a portata di mano....

Le pervinche si danno la mano