Un aiuto inaspettato - An unexpected help

Due o tre giorni fa, durante il mio giro di innaffiature, ho incontrato il signor M.

Il signor M. e' quella persona che, contagiata dall'entusiasmo per cio' che stavo facendo, dapprima mi aiuto' innaffiando i girasoli delle due aiuole davanti ai giardinetti; poi, iniziando a coltivare un orto (non autorizzato, al pari dei miei fiori ed alberi) nel fazzoletto di terra che oggi ospita i miei quattro polloni di clerodendro dell'operazione "Voto: 5 meno meno".

Chi legge questo blog da tempo, forse ricordera' che gli venne intimato, da parte della polizia, di rimuovere quell'orto abusivo, circondato da una crescente siepe di agazzino rosso e arancione.

Ho sempre pensato che la differenza tra i miei giardini ed il suo orto, fosse l'utilizzo esclusivo di quest'ultimo da parte del signor M. O almeno, questo e' cio' che devono aver pensato in Comune, visto che il signor M. stesso mi ha piu' volte detto che lo faceva per il solo gusto di coltivare un orto e che chiunque avesse voluto cogliere una zucchina o un carciofo, avrebbe potuto farlo senza essere rimproverato.

Dopo quella minaccia di sanzionamento, il signor M. ha abbandonato l'idea dell'orto.

Ora ha avviato una nuova attivita' commerciale sotto i portici degli edifici che si trovano all'ingresso di Quarto Inferiore, in tutta prossimita' del vaso di cemento e dell'aiuola "Aspetta primavera, Bandini".

Due o tre giorni fa, come dicevo, proprio li' davanti l'ho incontrato e, ancora carico di entusiasmo, mi ha chiesto il permesso di occuparsi di quel vaso.

"Se lei mi da' il compito" ha detto "io lo bado".

"Le do il compito!" ho risposto con allegria.

Ahime', la strada per l'inferno e' lastricata di buone intenzioni.

Convinto che quella che stesse crescendo tra i tulipani fosse solo erbaccia, il signor M. ha strappato via tutto.

Purtroppo, quelli erano i muscari che da circa due anni stavo coltivando con amore e che, quest'anno, erano divenuti rigogliosissimi. I primi stavano gia' spuntando e io mi aspettavo, a breve, di vedere un tappeto azzurro coprire il vaso di cemento.

Ovviamente, non posso rimproverare nulla, al signor M. In fin dei conti, ha fatto cio' che mi aveva promesso. Se azzardassi un rimprovero, probabilmente farei ancora piu' danno e rischierei di perdere un prezioso alleato, uno che crede ancora ci si possa prendere cura della propria citta'.

Voglio pensare positivo: quei muscari (il cui bulbo, comunque germogliera' l'anno prossimo) sono vittime della rivoluzione gentile. Caduti per la causa. Dei martiri, insomma.

In alto i rasterelli e gli innaffiatoi!
Onore ai muscari!

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Two or three days ago, during my watering mission, I met Mr. M.

Mr. M. is the one who, excited by my guerrilla gardening actions, watered the sunflowers in two flower beds, last year. Later, he started to cultivate a vegetable garden (unauthorized, like my flowers and trees) on the piece of land where I put my four suckers of Clerodendrum trichotomum (also known as harlequin glorybower) during the operation "Grade: F".

Those who read this blog for some time, perhaps remind that he was ordered by the police to remove that illicit garden, enclosed in a hedge of Firethorn.
I always thought that the difference between my gardens and his, was the exclusive use of the latter by Mr. M.
At least that's what it must have felt the Council, since Mr. M . has repeatedly said that he did it for the sake of cultivating a vegetable garden, and that anyone who wanted to take a zucchini or an artichoke, he could do so without being reprimanded.

After the threat of charging him, Mr. M. has abandoned the idea of the garden.
Now he has started a new business beneath the arches of the buildings located at the entrance of Quarto Inferiore, almost in front of my guerrilla concrete pot and the flowerbed "Wait Until Spring, Bandini".

As I said, two or three days ago, I met him right there, and still full of enthusiasm, he asked permission to take care of that concrete pot.

" If you give me the task" he said " I'll look after it" .
"It's a deal!" I replied cheerfully.

Alas, the road to hell is paved with good intentions.

Thinking that lots of weeds were growing in the pot, has trimmed away everything sparing just the tulips and some Arum italicum plants.
Unfortunately, those weeds were grape hyacinths I was cultivating with love since two years. Some were even popping up and I was expecting, in short, to see a blue carpet covering the pot.

Obviously, I can not blame Mr. M.
He did what he had promised. Blaming him, it would lead in losing a valuable ally, one who still believe we can take care of our village.

I want to think positive: those grape hyacinths are victims of my gentle revolution. Fallen in the cause. Martyrs, in fact.

Lift up your rakes and watering cans!
Honor the grape hyacinths!