La chiamata alle vanghe



Siete quasi pronti....
Avete individuato un'area.
L'avete studiata.
Avete procurato le piante e gli attrezzi.

Di quante persone avete bisogno?

Non esistono regole precise, anche perche' dipende molto da cosa volete ottenere.
Se il vostro scopo e' ottenere visibilita', piu' sarete e meglio sara'.

A parte il ruolo (auspicabile ma poco praticabile) di Comandante delle operazioni (o, se vogliamo evitare la terminologia militare "Direttore dei lavori"), non e' necessario che ci si divida i compiti.
In alcuni testi viene consigliato di avere un palo, vale a dire un membro del gruppo che, invece di scavare, dovrebbe rimanere di guardia per dare l'allarme qualora si avvicinasse qualcuno.
Dal momento che io considero fondamentale farsi vedere e colloquiare coi Cittadini, non credo sia utile una figura del genere, a meno che non vi intrighi l'idea della clandestinita'.

Di certo, in presenza di un gruppo molto numeroso (e soprattutto se la vostra intenzione e' far si' che il quartiere sappia cosa sta succedendo), dovrebbe essere considerata la presenza di qualcuno che si dedichi alla ripresa delle immagini (foto o video che sia).
Attenzione: prima di proporvi per un ruolo simile, sappiate che probabilmente non comparirete in nessuna foto con la zappa in mano. In un certo senso, resterete dietro le quinte e non pianterete quasi niente. Il vantaggio e' che tornerete a casa con le scarpe immacolate.
Almeno, questo e' cio' che ho sperimentato quando, partecipando ad azioni di gruppo, avevo deciso di assumere il ruolo di reporter: in un anno di attivita' (e circa una decina di missioni portate a termine) non ho praticamente mai preso una vanga in mano ne' interrato un solo seme.
Se il vostro spirito e' "fate voi, purche' la cosa si faccia!" allora munitevi di macchina fotografica o di videocamera, altrimenti fate gli gnorri e presentatevi all'adunata con il rastrello tra i denti!

Per capire di quante persone necessita l'attacco, bisogna considerare alcuni aspetti:
- la dimensione dell'area
- l'andamento del meteo dei giorni precedenti
- la disponibilita' di attrezzi.

Dimensione dell'area
E' inutile organizzare un attacco in grande stile, se dovete mettere mano a due vasi ridotti a contenitori di rifiuti.
Per ripiantumare dai tre ai cinque vasi (compresa l'opera di pulizia, zappettamento e rifornimento di terra fertile), una persona e' piu' che sufficiente per completare il tutto in circa un'ora.
E' chiaro, un attacco in simultanea di cinque-dieci vasi da parte di un gruppo rumoroso, attirera' molto di piu' l'attenzione, rispetto al singolo individuo.

Non solo: il giardiniere d'assalto solitario, di solito viene guardato di nascosto dai passanti, forse qualcuno gli regala un accenno di sorriso, ma i piu' non cercheranno la minima interazione. Cosa che, ritengo, sia un vero peccato, vista la finalita' con cui io mi dedico al giardinaggio non autorizzato.
Personalmente, se qualcuno mi passa vicino, lo guardo dritto negli occhi, sfodero il mio miglior sorriso e se mi accorgo che - impercettibilmente - rallenta il passo, tento persino di attaccare bottone.
Il gruppo numeroso pare intimorisca di meno i passanti, soprattutto gli anziani.
Quando ci sono decine di persone che scavano-strappano-raccolgono-piantano, i Cittadini si accostano e chiedono cosa si stia facendo.
Forse, il singolo giardiniere passa per pazzo esaltato (e forse anche pericoloso) mentre il gruppo viene visto in maniera diversa.

A proposito dell'attacco in grande stile: specificate per bene, nella vostra chiamata all'assalto, che l'azione avra' una certa durata (minimamente prevedibile, viste tutte le variabili, me ne rendo conto).
Dire semplicemente che l'attacco iniziera' alle 10 del mattino, potrebbe scoraggiare gli aspiranti giardinieri che fossero disponibili a partecipare solo da mezzogiorno in poi .
Se l'area che avete deciso di attaccare e' grande, probabilmente ad un certo punto vi serviranno forze fresche anche perche' alcuni guerriglieri potrebbero lasciarvi prima della fine dei lavori (c'e' sempre un bimbo da andare a prendere a scuola o un cane da portare a passeggio).
Un appello che dica "Ci vediamo alle 10 in Via Roma e contiamo di lavorare fino alle 13: unitevi anche in corso d'opera e troverete una vanga gia' calda per voi!" potrebbe rappresentare uno stimolo per chi non riuscirebbe ad  arrivare prima.

L'andamento del meteo dei giorni precedenti.
Se per diverse settimane non e' venuta giu' una sola goccia d'acqua, il terreno sara' compatto e difficilmente lavorabile, il che potrebbe rendere arduo raggiungere l'obiettivo finale.
Se siete in pochi (o addirittura da soli) rischiereste di fare ben poco e di dover tornare indietro con le piante ancora nel baule della macchina.
In caso di recenti piogge, invece, la terra sara' molto piu' morbida e risparmiarete un sacco di tempo e di energie.

Ovvio, se il vostro intento e' organizzare un evento molto grande, che richieda un'ampia partecipazione, probabilmente lancerete la vostra chiamata alle vanghe almeno un paio di settimane prima, non sapendo come si comportera' Giove Pluvio nei giorni a venire. In quel caso, il vostro motto dovra' necessariamente essere "Lo scopriremo solo vivendo!".

La disponibilita' di attrezzi.
E' un dato di fatto: non tutti saranno forniti di pala o zappa, per cui (se siete gli organizzatori dell'assalto) cercate di portarne in soprannumero.
Se volete che le persone partecipino anche alle successive azioni, non fatele restare con le mani in mano.
Cercate di coinvolgerle e, soprattutto, di coinvolgerle veramente. Non limitatevi, per esempio, a dirgli di andare a buttare i rifiuti raccolti o di innaffiare le piante quando avrete finito: chi si aggrega, ha la precisa intenzione di sporcarsi le mani di terra!

Infine, una piccola riflessione sulla guerriglia in gruppo e quella solitaria.
Scavare in tanti, crea innanzitutto rapporti tra persone: non bisogna infatti sottovalutare il potere aggregante della fatica condivisa. Basti pensare che in alcune realta' statunitensi, sui tetti degli uffici ci sono dei giardini che vengono accuditi dai lavoratori durante la pausa pranzo, azzerando - in quel momento - ogni differenza gerarchica.
Tuttavia, organizzare un attacco in gruppo, richiede una certa preparazione all'evento e un congruo anticipo per dar modo ai piu' di aderire..
In caso di maltempo, riorganizzare un assalto con un gran dispiego di forze, puo' non essere semplicissimo: chi poteva domenica scorsa, forse la successiva sara' impegnato.
Al contrario, la guerriglia solitaria non ha bisogno di grossi preparativi: una volta caricati attrezzi e piante, si deve solo decidere se attaccare oggi o domani, oppure sia oggi sia domani.

Questo non significa che dobbiate scegliere se far parte di un gruppo oppure agire in solitaria.
Una cosa non esclude l'altra: potreste sempre unirvi ad un gruppo e prendervi la liberta' di piantare un fiore anche senza aver organizzato nulla di gigantesco.
E' chiaro che se intendete fare azioni solitarie a nome del gruppo, dovreste avere l'autorizzazione degli altri a farlo: in fin dei conti, potreste addirittura aver portato a compimento un assalto verde che gli altri non condividono.

Ma che siate dei solitari (come me) o che facciate parte di un gruppo, l'importante e' rimboccarsi le maniche e iniziare a scavare.
La guerriglia verde ha bisogno di tutti quanti!



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