lunedì 30 aprile 2012

Gocce di pioggia su di me....


Praticare il giardinaggio non autorizzato significa, tra le altre cose, aprire gli occhi a cio' che ci sta intorno.

L'ho gia' detto piu' volte: l'impellente necessita' di risparmiare qualche soldino (visto che, fino a prova contraria, e' un passatempo che puo' diventare persino oneroso), fa si' che si aguzzi lo sguardo - e l'ingegno - per trovare, nascosta tra le erbe selvatiche, qualche pianta che possa dare tante soddisfazioni se utilizzata per gli attacchi verdi.

E' un hobby (parola molto anni 80, credo) che accende la mente.
Passeggiare per la stessa strada gia' percorsa milioni di volte e notare che, a seconda delle stagioni, spuntano fiori e piante diverse, da' la sensazione che la Natura sia piu' che una macchina perfetta.
E' un cuore pulsante.

Osservare, in primavera, i rami spogli che cominciano a germogliare, quando invece li credevo secchi e privi di vita, mi toglie letteralmente il fiato.

In citta', mentre guido la macchina, mi accorgo che le possibilita' di eseguire attacchi verdi sono infinite.
Aiuole piu' o meno grandi, spartitraffico, buche d'albero, mucchietti apparentemente inerti di terriccio....
Ovunque, puo' germogliare un seme.

E cosi' succede anche che, guardando il cielo plumbeo, invece di sbuffare per la pioggia imminente che rendera' il lavoro una gran scocciatura (entrare e uscire dalla macchina carico di roba, cui devi aggiungere giocoforza l'ombrello), finisco col sorridere: oggi, non dovro' annaffiare le aiuole d'assalto.

Ecco, apprezzare un giorno di pioggia come fa il contadino che ringrazia il cielo in una calda giornata d'estate....

Anche questo, mi lascia senza fiato.

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